Vorrei che mi scrivessi lettere

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Autore: Virginia Floyd
Data Della Creazione: 5 Agosto 2021
Data Di Aggiornamento: 21 Marzo 2024
Anonim
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Vorrei che tu mi scrivessi. Vorrei che un giorno tornassi a casa e ci sarebbe, una busta malconcia con il mio indirizzo e il mio nome e il tuo scarabocchio e una macchia sul retro dove hai lasciato cadere una fetta di pizza. Vorrei che sotto tutti i tumuli di fatture e circolari ci fosse la tua lettera e varrebbe la pena di scavare attraverso i ricordi della responsabilità e del materialismo solo per poter toccare la busta. Vedrei i francobolli incollati per sbaglio sottosopra. Vedrei il nastro che tiene chiusa la busta.


Vorrei che tu mi parlassi della tua giornata con il graffio di pollo sulla carta di ricarica. Vorrei che tu lo scrivessi con dettagli dolorosi e una descrizione terribile che riempisse tre pagine. Scriveresti su cose che ti hanno fatto ridere e mi farebbe ridere e per tutta la lunghezza di miglia e oceani e giorni, avremmo riso insieme in una sincronizzazione discordante. Scriveresti sul banale, sul noioso e sul caos. Descriveresti il ​​tuo fallimento di una cena la scorsa notte e il brindisi bruciato e i clienti divertenti al lavoro. Ti lamenterai della tua brutta divisa e farai uno scherzo interiore che a malapena riuscirò a cogliere, ma ricordati appena in tempo.

Vorrei che tu avessi preso il tempo di sederti e comporre i tuoi pensieri e ho cercato di strutturare la tua lettera in qualche modo perché sono abbastanza importante per occuparmi di quel tempo. Hai deciso di parlarmi a penna e carta guardando un altro episodio di Casa. Hai fatto una scelta per parlarmi in un modo che potrebbe essere anche più personale di una telefonata perché è molto più impegnativo ed è scomodo e lo hai fatto comunque per me. Forse pioveva quando l'hai postato e ti sei dimenticato dell'ombrello, ma te lo sei corsa, saltando da una pozzanghera a una pozzanghera finché non hai spedito un pezzo di te stesso per la mia custodia. Quelle parole sarebbero mie adesso e tu ti fidi abbastanza di me per fare un simile regalo.


Vorrei che tu mi dicessi che ti manco. Vorrei che passassi le righe a ripetere ciò che la mia assenza potrebbe significare per te. Vorrei che mi scrivessi una lettera. Vorrei che mi scrivessi una lunga lettera. Vorrei che mi scrivessi una breve lettera. Forse una cartolina? Per favore dammi qualcosa che posso tenere aperto e consumare. Non deve essere Lord Byron. Non deve nemmeno essere il dottor Seuss. Prenderò tutto ciò che mandi e lo riceverò con amore.

Domani, se sono fortunato, potresti mandarmi un messaggio. Potresti addirittura scriverlo completamente. Lascerai la lettera che ti ho inviato un mese fa senza risposta - il fantasma silenzioso di una nota. Te ne dimenticherai, o forse penserai che la mia lettera a te non giustificasse una risposta. E mi acconcerò con la mia delusione che non oso mostrare. E sarò qui, desiderando che tu mi scriva solo una lettera.


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